una siringa e dei vaccini

Il decreto vaccini

Qualche anno fa i vaccini obbligatori in Italia erano di meno rispetto ai dieci di adesso.

L’emendamento emanato dal Governo, sentito il parere del Ministero della Salute, prende il nome di “decreto vaccini” che persegue l’obiettivo di controllare con più facilità, i flussi così rapidi di diffusione. Inoltre, tale decreto, riguarda i bambini che vanno dai 0 fino ai 16 anni.

Come vengono effettuati i vaccini

I vaccini obbligatori vengono effettuati nei centri vaccinali richiedendo un appuntamento.

Queste dieci vaccinazioni obbligatorie vengono effettuati in due punture, ovvero, la prima racchiude i primi sei obbligatori, gli altri quattro hanno una revisione triennale.

Vaccini permanenti e vaccini soggetti ad una revisione triennaleVaccini permanenti:

  • – la vaccinazione antipoliomielitica;
  • – la vaccinazione antidifterica; 
  • – la vaccinazione antitetanica; 
  • – la vaccinazione antiepatite B; 
  • – la vaccinazione antipertosse; 
  • – la vaccinazione anti-influenzale.

Vaccini soggetti ad una revisione triennale:

  • – la vaccinazione antimorbillo;
  • – la vaccinazione antirosolia;
  • – la vaccinazione antiparotite;
  • – la vaccinazione antivaricella.

Malattie e modalità dei vaccini

Antipoliomielitica: una malattia rara, ma comunque estremamente pericolosa. Potrebbe portare alla paralisi di tutto il sistema nervoso, nel giro di qualche ora; è indirizzata perlopiù ai bambini di cinque anni o comunque un’età di poco inferiore. In un caso su duecento la paralisi è incontrastabile.

Il vaccino prevede tre dosi nel primo anno di vita, rispettivamente, tre mesi, cinque e undici e due richiami che si effettuano all’età di sei anni e nell’età adolescenziale, solitamente accorpata con i vaccini contro la pertosse, tetano e difterite.

Antidifterica: è una malattia provocata da una tossina, prodotta a sua volta da un batterio, che va a scontrarsi con tutti gli organi e i tessuti del corpo umano. Tra questi anche il cuore.

Anche questo prevede tre dosi nel primo anno di vita (tre mesi, cinque e infine undici) e poi due richiami: il primo all’età di sei anni e in età adolescenziale, accoppiato con la poliomielite, e in età adulta con un richiamo ogni 10 anni, accoppiato con un vaccino trivalente.

Antitetanica: malattia infettiva prodotta da diversi batteri situati negli escrementi degli animali.

Stesso trattamento che abbiamo visto per i vaccini precedenti per l’età infantile. Anche qui, ci sono due richiami per l’età di sei anni e poi in quella adolescenziale, insieme a quello della poliomielite e poi un richiamo ogni dieci anni in età adulta, sempre accoppiato con un vaccino trivalente.

Antiepatite B: è una malattia virale che si trasmette con il sangue o con altri fluidi emessi dal corpo. Può causare cirrosi epatica e tumore al fegato. 
Anche qui le solite tre dosi in età infantile, tre mesi, cinque e infine undici. Non prevede richiami.

Antipertosse: è una malattia estremamente contagiosa che colpisce i bambini con un’età inferiore ai cinque anni. Un caso su duecento è letale per i bambini che hanno un’età inferiore al primo anno, mentre in un caso su tre, comporta gravi danni a livello neurologico.

Prevede le solite tre dosi in età infantile, due richiami a sei anni e in adolescenza, sempre abbinati con il vaccino contro la poliomielite. Infine, per l’età adulta, è previsto un richiamo ogni dieci anni, accoppiato ad un vaccino trivalente.

Anti-influenzale: un solo batterio che provoca molte infezioni ai bronchi e ai polmoni. Nei neonati si può andare incontro anche a meningiti.
La dose è prevista solo in età infantile nel primo anno di vita: al terzo mese, al quinto e all’undicesimo.

Antimorbillo: è una malattia contagiosa che vede come vittime principali i bambini compresi da uno a tre anni. Raramente sa essere una malattia letale, infatti ci sono 30-100 decessi circa ogni 100.000 pazienti affetti da questo virus.

Esiste sia una forma trivalente, insieme ai vaccini contro parotite e rosolia o quadrivalente, insieme ai vaccini contro rosolia, parotite e varicella. Ci sono due dosi, la prima effettuata nei 13 o 15 mesi di vita, l’altra ai sei anni.

Antirosolia: è una malattia che si manifesta in maniera più leggera rispetto alle altre, ma può essere pericolosa per il feto, al momento della gravidanza. 
Anche qui ci sono le due forme, trivalente e quadrivalente e poi le due dosi identiche previste dall’antimorbillo.

Antiparotite: colpisce perlopiù i bambini che vanno dai 5 fino ai 10 anni. Raramente ci sono complicazioni come la meningite e può colpire anche gli adulti, specie nei maschi, causando problemi anche nei testicoli.
Esiste una forma trivalente (morbillo e rosolia) e una quadrivalente (morbillo, rosolia e varicella). Le dosi sono due e sono le stesse per l’antimorbillo.

Antivaricella: è una malattia molto frequente per i bambini e pericolosa per gli adulti. In genere, dopo la prima infezione, si è immuni per il resto della vita.

Prevede una forma trivalente e quadrivalente. Ci sono due dosi: una nei 13-15 mesi circa di vita e un’altra a sei anni.

Quali sono i vaccini obbligatori in Italia