Viene definita auxologia (dal greco auxo ovvero accrescere e il suffisso -logia ovvero scienza/studio scientifico) quella scienza che studia la crescita staturo-ponderale dell’infante e dell’adolescente e dello sviluppo sessuale e puberale.
Nello specifico, questa specialità medica si occupa di diagnosticare e conseguentemente curare i disturbi della crescita e patologie endocrino-metaboliche.
La auxologia analizza, dunque, le mutazioni che avvengono durante la crescita dell’organismo, in modo tale che si possano individuare le eventuali variazioni degli aspetti patologici.
Questa indagine viene svolta basandosi sulla misurazione di varie parti del corpo in modo tale da poterle rapportare al grafico delle misure standard.
Per svolgere questo studio, l’auxologia si basa su diverse discipline tra cui:
- • pediatria;
- • epidemiologia;
- • fisiologia;
- • endocrinologia;
- • neurologia;
- • sociologia;
- • igiene;
- • sociologia;
- • dietologia;
- • ergonomia;
- • antropometria;
- • economia;
- • antropologia.
Il percorso di crescita, con inizio al momento del concepimento e fine con lo sviluppo sessuale in età adulta, è un percorso non lineare e piuttosto diverso da persona a persona. Per questo, è importante studiare ogni soggetto singolarmente e paragonarlo, solo dopo, a parametri standard.
L’auxologia è dunque fondamentale nell’ambito di una valutazione generale della crescita fisica di un essere umano. Infatti, proprio da alcuni paramenti che la determinano si è in grado di capire quale sia lo stato di salute del bambino. In molti casi, analizzando attentamente le variazioni di questi paramenti, si possono individuare malattie croniche e lo stato di nutrizione dell’infante.
Per arrivare ad uno studio completo e soddisfacente di ogni caso il medico auxologo dovrà basarsi su variabili e interpretazioni. Per quanto riguarda le variabili queste sono:
- • peso corporeo: indice corrispondente alla somma della massa magra e della massa grassa del soggetto. La misurazione deve essere effettuate necessariamente con una bilancia che presenti una eventuale approssimazione non superiore a 0,1kg;
- • altezza/statura: quando si tratta di un infante, la misurazione viene fatta con il paziente supino e tramite uno strumento chiamato infantometro. Raggiunta l’età di due anni e per i successivi, l’altezza si misura con un oggetto denominato statimetro (metro da muro con approssimazione molto bassa);
- • velocità staturale: è il valore che rappresenta la crescita a livello staturale (l’incremento di altezza) in un determinato periodo di tempo determinato (ad esempio 5 mesi);
- • velocità ponderale: è il valore che rappresenta l’incremento di peso in un determinato periodo di tempo determinato (ad esempio 5 mesi);
- • circonferenza cranica: è una misurazione presa tramite un nastro flessibile posizionato all’altezza della regione frontale. Non vengono generalmente tenute in conto o non sono reputate affidabili le misurazioni effettuate durante le prime ore di vita in quanto la zona potrebbe presentare una deformazione dovuta al passaggio del bambino nel canale del parto;
- • pliche cutanee: è una misurazione effettuata con uno strumento denominato plicometro. I due valori più importanti corrispondono alla plica sotto-scapolare che viene effettuata diagonalmente rispetto all’angolo inferiore della scapola e la plica tricipitale che viene misurata verticalmente e dalla metà del braccio mentendolo flesso;
Per quanto concerne le interpretazioni, invece, si parla un procedimento che prevede il confronto dei dati raccolti, ovvero delle suddette variabili, con il cosiddetto grafico auxologico o carte auxologiche. Queste ultime sono sostanzialmente delle curve di accrescimento normale che comprendono il terzo e il novantasettesimo percentile.
Durante la prima misurazione effettuata sul soggetto si otterrà il valore corrispondente al percentile di appartenenza al quale deve essere associata la curva di accrescimento corrispondente. Se il bambino gode di buona salute e la sua crescita segue un percorso standard e nella norma, i valori ottenuti dalle misurazioni successive dovranno necessariamente rientrare in questa curva.